Il Sagittario è un segno di Fuoco governato da Giove e Nettuno ed è una delle costellazioni più appariscenti. Raffigura un essere selvaggio per metà uomo e per metà cavallo che eccelleva nell’arte della guerra e in tutte le arti tanto da insegnare ad Esculapio, figlio di Apollo, l’arte della medicina.
Attualmente questo segno rappresenta un centauro che si drizza verso il cielo con un arco ben teso fra le mani. Questa raffigurazione fa pensare ad una apertura verso l’infinito e ad una ricerca di elevazione.

Il Sagittario è un individuo ottimista, il Sole infatti transita nel segno quando in natura è il momento magico della germinazione. Ingenuo, allegro, vorace, gran comunicatore e gran venditore, l’individuo Sagittario ama viaggiare e conquistare nuovi territori, siano essi geografici o intellettuali. Tra i Sagittario di livello evoluto possiamo incontrare personalità mistiche che ricercano il contatto con il divino. “Maestri” spirituali, nell’arte e nella musica. A livello normale spesso può essere un bravo insegnante poiché ama trasmettere il proprio pensiero, la propria convinzione, il proprio gusto. Ha un’irrefrenabile tendenza all’intrusione didascalica nella vita altrui. Grazie al suo ottimismo, quando cade si rialza con facilità e riprende la corsa. Ama praticare dello sport. Ha un grande senso della propria libertà. Vuole possedere ma non ama essere posseduto. Questo irrequieto Indiana Jones nella maturità è incline a fare scelte più tranquille e borghesi. Mette su famiglia, cerca la stabilità economica: spesso continua a viaggiare per lavoro. Anche la donna Sagittario, sebbene avventurosa e viaggiatrice da giovane, coltiva nel suo cuore sin dall’adolescenza il sogno di poter condividere con un compagno il piacere di una famiglia, una villetta con giardino dove far giocare i bambini e poter invitare gli amici per delle allegre e gustose grigliate estive … ed un caminetto nel soggiorno per le caldarroste d’inverno. Sia il maschio che la femmina del segno sono piuttosto ingenui e semplici nella schermaglia amorosa e fondano il loro rapporto col partner sulla lealtà e il cameratismo … e la buona tavola.

Particolari e molto belle sono le pietre che si addicono al Sagittario: l’AMETISTA e la TURCHESE.

L’AMETISTA è una varietà di quarzo con tracce di ossido di ferro che ne determina il colore.

In Egitto e in Asia Minore, fin dal 3000 a C. è stata una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli e sigilli, successivamente fu molto valorizzata dai Greci e dai Romani. Il suo nome deriva dal greco “amethistos” (che respinge l’ubriachezza)e gli antichi Greci ritenevano appunto che questa pietra preservasse dagli effetti nocivi dell’alcool; secondo Plinio il suo nome potrebbe derivare dal colore simile a quello di alcuni vini rossi.

Ma il principale significato simbolico dell’ametista è quello sacrale religioso: viene infatti citata nelle pagine della Bibbia come una delle dodici pietre del pettorale che conserva i nomi delle dodici tribù di Israele.
Nel tempo è diventata la pietra dei vescovi e dei cardinali ed è considerata simbolo di pace, di umiltà e di distacco dal mondo terreno oltre a rappresentare il colore della Passione di Cristo.

Sempre secondo Santa Ildegarda:
“L’Ametista cresce quando il sole presenta un alone intorno come se avesse un anello… e quando cresce, cresce in grande quantità come i ciottoli; per questo motivo ce ne sono tante. È calda e focosa ed è un po’ di tipo aria perché, quando il sole, come abbiamo detto, ha un alone l’aria è alquanto mite.”

Le più belle ametiste provengono dal Brasile, con cristalli di circa 30 cm. e si trovano, come è stato detto, in gèodi di rocce vulcaniche, su matrici di croste di agata.

L’ametista è una pietra che possiede energie ricettive, legate all’idea di pace e di spiritualità. Si dice che abbia capacità di infondere coraggio e speranza e, portata alla mano sinistra, avrebbe un benefico effetto tranquillizzante.
Viene infatti usata per favorire il sonno. In questo caso basta strofinare fra le mani un’ametista di piccole dimensioni e poi metterla sotto il cuscino. Il suo effetto sarà maggiore se precedentemente programmata per questo scopo.

È la pietra guida della introspezione. Il raggio viola che corrisponde alla nota musicale SI ha la sua entrata vibrazionale nel settimo chakra o coronale posto sulla sommità della testa.
Questa gemma può aiutarci a raggiungere livelli più profondi di noi stessi così da risvegliare il proprio IO.
Secondo le teorie esoteriche più recenti, l’ametista è quella pietra che più di tutte le altre corrisponde all’Era dell’Acquario.

La seconda pietra del segno è il TURCHESE.

Il nome “turchese” deriva dalla zona di provenienza che è quella turco-orientale, infatti anticamente era nota con il nome di “pietra turca” solare che scacciava dal cielo gli altri astri.

Questa pietra è stata molto apprezzata e usata nell’antichità. Il reperto più antico, un bracciale in oro e turchese, risale a circa 8000 anni fa e fu ritrovato in Egitto dove questa pietra era considerata il simbolo dell’infinito e dell’aldilà. Nell’antico Messico era considerata una fra le più importanti pietre preziose ed era detta Xihuitl e il dio del fuoco era chiamato Xiuhtecutli che significa appunto “signore delle turchesi”.

Per il suo splendido colore era molto apprezzato anche dagli Aztechi i quali, con questa gemma, rappresentavano il serpente azzurro.

I campioni provenienti dalla Persia, dall’Egitto e dal Turchestan hanno uno splendido colore azzurro. I cristalli provenienti dal Nuovo Messico e dal Nevada sono meno ricercati per la presenza di una sfumatura verdastra.

Le qualità meno pregiate sono spesso colorate artificialmente.

Un tempo si credeva che proteggesse dai morsi dei serpenti velenosi e che sbiadisse all’avvicinarsi di una disgrazia e che avesse la singolare proprietà di segnalare l’infedeltà della donna diventando, in caso di tradimento, quasi nera.

In realtà i cambiamenti di questa pietra sono attribuibili solo alla sua porosità per cui si altera facilmente a contatto di saponi, di profumi e di altri cosmetici.

La turchese è considerata un eccellente portafortuna in particolare se associata al corallo. È la spugna della negatività sia dal punto fisico che psichico.

Pietra complementare è il GIACINTO, varietà di zircone rosso, che conferisce coraggio ed intraprendenza.