Madonna, la regina dei berberi

Madonna, la regina dei berberi

Madonna, forse la star più eccentrica e trasgressiva dello spettacolo mondiale, ha compiuto lo scorso anno 60 anni, festeggiandoli con una colorata festa di compleanno che ha reso, come sempre, un evento indimenticabile. Per l’occasione la regina del pop si è trasformata nella regina dei Berberi con una tre giorni a Marrakech di balli e divertimenti senza sosta, in cui ha indossato il costume Amazigh delle antiche popolazioni berbere che abitano il Marocco e che la copriva da capo a piedi. E‘ stato un vero piacere per noi di Segnopiù scoprire che anche Madonna subisce il fascino antico e misterioso di altre culture e popoli messi poco in risalto da giornali e pubblicità.

Quale orecchino per quale viso? Piccola guida per la scelta giusta dei vostri prossimi orecchini.

Quale orecchino per quale viso? Piccola guida per la scelta giusta dei vostri prossimi orecchini.

Conoscere le caratteristiche morfologiche del proprio viso vi permetterà di scoprire qual è il gioiello che meglio si adatta e che più vi valorizza.
Le principali sono la forma del viso, il colore dell’incarnato, la lunghezza ed il colore dei capelli, il colore degli occhi e la lunghezza del collo.
Le forme del viso di base sono sei:
– Ovale
– Quadrata
– Tonda
– Rettangolare
– Cuore
– Rombo
Chiaramente queste forme non sono sempre perfettamente corrispondenti alla forma geometrica, più spesso possiamo trovare una via di mezzo.
– La forma Ovale è la più “fortunata” perché ben si presta a quasi ogni forma di orecchino. Via libera dunque ad orecchini anche esagerati, lunghi, lunghissimi, pendenti oppure corti o a lobo.
– La forma Quadrata e Tonda indossano meglio un orecchino non eccessivamente largo, vengono infatti slanciate da un orecchino lungo o semi lungo.
– Ad un viso di forma Rettangolare, invece, dona un orecchino più piccolo, al lobo o un semipendente che non vada ad aggravare la forma già lunga del viso.
– La forma a Cuore e a Rombo vengono valorizzate da forme anche più grandi e rotondeggianti di orecchini, che riescono a colmare lo spazio vuoto delle mascelle.
In base al colore della vostra carnagione si abbina meglio un colore delle pietre, preziose o semipreziose che siano, piuttosto che un altro. Ad esempio, una pelle olivastra viene valorizzata senza dubbio da una pietra con un bel colore vivace, come il rosso rubino, il rosa acceso, il fucsia, mentre si dovranno evitare per quanto possibile, le gradazioni dei gialli e dei verdi.
Di contro, le carnagioni chiare si prestano meglio ad indossare colori pastello anziché colori violenti.
Anche la lunghezza dei capelli gioca un ruolo molto importante nella scelta di un orecchino. Capelli molto lunghi, infatti, permettono di indossare in modo più discreto orecchino molto vistoso, anche esagerato ma possono nascondere anche completamente un orecchino più piccolo.
Come per la carnagione, anche il colore dei capelli ha la stessa incidenza nella scelta del colore del gioiello.
Un capello nero può, ad esempio, indossare una bella e grande perla, luminosa o un bel diamante, che con la loro luce risaltano nello scuro dei capelli.
Ma allo stesso modo anche i rossi e tutte le gradazioni del corallo, rosa, rosso e arancio esalteranno questo tipo di capello.
I capelli biondi si armonizzano bene con un bel colore deciso e intenso come può esserlo il blu dello zaffiro, il verde dello smeraldo o il viola dell’ametista. Da evitare i colori pastello che potrebbero altrimenti passare inosservati.
I capelli castani sono invece un passe-partout, essendo un colore medio, che si presta ottimamente a quasi tutte le tonalità delle pietre.
Stranamente un colore dei capelli deciso come il rosso sta bene con quasi tutti i colori, a partire dall’ovvio verde smeraldo, ma anche il turchese o il bell’azzurro intenso dello zaffiro.
Da evitare il rosso. Da indossare con attenzione, invece, il giallo.
Chi ha un particolare colore di occhi, verde o azzurro, possiede sicuramente punto di forza in più per giocare con i colori.
La lunghezza dell’orecchino va modulata in base a quella del collo. Non è infatti importante l’altezza della persona nell’indossare, ad esempio, un orecchino lungo, quanto quella del collo. Viene con sé che un collo meno slanciato sarà sicuramente valorizzato da un orecchino a lobo o semipendente.
Potremmo concludere dicendo che ogni donna possiede una sua intrinseca bellezza che potrà essere messa in luce con intelligenza scegliendo con cura un accessorio importante come degli orecchini.

 

 

 

Made in Italy: innovare la tradizione

Made in Italy: innovare la tradizione

E’ difficile definire in una manciata di parole il Made in Italy. Certamente a livello mondiale è sinonimo di alta qualità, originalità e stile, con storie e competenze artigianali e artistiche millenarie. Questa dicitura che noi diamo quasi per scontata è invece considerata da tutto il mondo un vero e proprio marchio, un brand, terzo solo alla Coca-Cola e Visa.

 

I prodotti italiani nel mondo hanno guadagnato fama talmente grande da costruire una tipologia totalmente a sé in ogni merceologia. Il motivo di tutto questo ha solide e forti radici che affondano nelle nostre tradizioni storico culturali e artistiche. Le radici di questa straordinaria pianta, qual’è la nostra Italia, si nutrono di una linfa vitale unica, che appartiene solo a questo meraviglioso territorio. Possiamo dire con fierezza e consapevolezza che dall’humus artistico e culturale della nostra terra nasce il Made in Italy. Gli artigiani, gli artisti, i designer e gli stilisti si nutrono di questo humus ricchissimo come nessun altro e lo trasformano in manufatti e prodotti di alto livello qualitativo. Il gene creativo miracoloso da millenni degli italiani è il nostro valore aggiuntivo, il nostro “Segnopiù.

Made in Italy = amore, consapevolezza, competenza. Il nostro differenziale positivo è dato proprio dal valore delle tradizioni.

Innovare la tradizione: questo ci permette da sempre di avere successo nel mondo e con noi stessi. Abbiamo tutti noi, che consumiamo e produciamo, il dovere morale di salvare e conservare le migliaia di abilità che rischiano di andare perse, e con esse la nostra identità culturale che da secoli si tramanda di generazione in generazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo o non siamo tutti dei pezzi unici?

Siamo o non siamo tutti dei pezzi unici?

Certamente sì! L’unicità è qualcosa di davvero potente, di speciale. Ha il potere assoluto di esprimere tutto di noi, anche nel solo accessorio che indossiamo in quel momento. Il riflesso di noi che possiamo scorgere nello sguardo di chi ha notato proprio quel particolare.
Indossare un gioiello non ordinario è a tutti gli effetti un linguaggio non verbale. Una donna può vestire abiti assolutamente sobri con colori e forme miti, ma non c’è dubbio che il suo gioiello esclusivo parlerà per lei. 

Quindi scegliendo di portare un gioiello pezzo unico, con il colore perfetto per il nostro incarnato, le dimensioni in equilibrio con la forma del nostro viso e lo stile in armonia con noi stesse, stiamo già mettendo in atto una naturale selezione delle persone che potrebbero relazionarsi con noi, come amici, colleghi di lavoro, clienti o partners.

Le nostre scelte sono lo specchio della nostra personalità, purché si trovi il coraggio di essere noi stesse, come raccontava una vecchia pubblicità, “libere e belle”!

 

 

In ricordo della poetessa Nella Nobili

In ricordo della poetessa Nella Nobili

Oggi vogliamo dedicarvi un articolo un pò insolito, raccontandovi di come a volte la vita ci parli usando un linguaggio così poco convenzionale da sembrare magico, come quando ci propone un oggetto, una poesia o una canzone che attira subito la nostra attenzione e ci porta ad una riflessione, ma che comunque ci trasporta in un’altra dimensione, regalandoci emozioni e fantasie.
Molti anni fa io, Susanna, comprai da un antiquario di Roma questa antica coppia di gemelli perché mi aveva molto colpito l’immagine di Arlecchino, la scatola di raso, le scritte a mano originali, senza rendermi subito conto che erano oggetti intrisi di storia, di vita vissuta, di poesia, di passione ma anche di così grande sofferenza, che non avrei mai lontanamente immaginato.
Come si può notare all’interno della scatola c’è scritto il nome a mano libera del famoso poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore e scrittore francese Jean Cocteau, amico della poetessa italiana Nella Nobili, della quale si legge il nome in basso.
E subito i ricordi riaffiorano riportando in vita la donna che nacque a Bologna nel 1926, poverissima, tanto che già in tenera età venne messa a dura prova dalla vita: con grade dolore fu costretta a lasciare gli amati studi per aiutare il padre in gravi difficoltà economiche, andando a lavorare in fabbrica, da dove nacque l’ingiusta definizione di “poetessa operaia” che la fece tanto soffrire, ma che non la fermò dal raggiungere il suo obiettivo: la poesia.
In seguito si trasferì a Roma, dove riuscì da sola ad entrare nei salotti letterari più famosi e dove strinse sincere amicizie con famosi pittori come Borgonzioni e Morandi, al quale Nella dedicò una poesia “Paesaggio 1926”, mentre lui, generosamente e in modo lungimirante, ricambiò con una sua acquaforte, sapendo che avrebbe potuto rivenderla in caso di bisogno.
Poi si trasferì a Parigi per scrollarsi di dosso l’etichetta di “poetessa operaia” che continuava a perseguitarla, e lì per necessità si ingegnò: amando l’arte in ogni sua sfaccettatura, brevettò una tecnica da lei stessa inventata, la colatura a freddo, per riprodurre miniature di opere d’arte famose, piccoli oggetti-capolavori, portacipria, specchi, portasigarette e come crediamo in questo caso, gemelli da camicia. Funziona: la vita ora le sorride, vive più agiatamente, incontra l’amore saffico di Edith, ma l’enorme peso della sofferenza vissuta su più fronti non le lascia respiro e muore suicida nel 1985.
Dunque questa coppia di gemelli ci racconta una storia vera di coraggio, di poesia, di indistruttibile tenacia e di forti pregiudizi, ma anche di un grande ed istintivo amore che a volte ci lega inspiegabilmente ad una passione.
La vita di questa grande donna, fatta di luci ed ombre, ha regalato all’umanità la possibilità di godere e nutrirsi di qualcosa di bello ed unico: la sua poesia. Una raccolta delle sue opere, dove già solo il titolo raccoglie il suo pensiero è “Ho camminato nel mondo con l’anima aperta”.

No Ordinary People

No Ordinary People

   Gente comune sì, gente ordinaria no. Si può essere anche persone normalissime ma non banali e questa banalità, questa ordinarietà si può vincere grazie anche solo ad un particolare; non per forza  bisogna andare in giro con tutti i vestiti griffati, la non ordinarietà sta sicuramente nella scelta del pezzo unico, e magari realizzato a mano. Ognuno di noi sicuramente viene guidato dal proprio gusto personale: nel campo degli accessori e nel nostro caso specifico, dei gioielli, troviamo una grande varietà di persone, chi ama l’orecchino corto, chi lo porta lungo e chi indossa invece solo un anello o un bracciale, ma sicuramente esso diventerà il nostro segno distintivo. Chi lo vedrà indossare potrà apprezzarlo o meno, ma lo vedrà esclusivamente indosso ad un’unica persona, non a tutto il Paese o addirittura a tutto il mondo, se parliamo di articoli che provengono ad esempio dalla Cina: dietro la bigiotteria cinese, infatti, che è indubbiamente carina, ma usa e getta, c’è un proprio un concetto di effimerità, di materiali poveri, e quindi di qualità scadente. Ovvio è che il piccolo prezzo dell’oggetto rispecchierà questo pensiero spicciolo, mentre Segnopiù fa esattamente il discorso opposto: dietro ad ogni nostro gioiello c’è un mondo infinito che racconta 2000 anni di storia di buon gusto e di arte degli italiani, oltre che di cultura, di stile e di design, nonché i nostri piccoli 30 anni di esperienza che fanno il nostro brand.

   Il volersi distinguere porta inevitabilmente con sé un investimento, una attenta ricerca del particolare, del bello e della qualità, perché la qualità, da che mondo è mondo, segue il costo. La qualità è una delle prime caratteristiche di un bell’oggetto, altrimenti tutti saremmo ben vestiti, avremo una macchina bellissima ed una casa grande. Sapersi distinguere dagli altri richiede anche un minimo di impegno economico, magari si compra una cosa in meno, ma ci concediamo un oggetto di qualità. Non per niente un vecchio detto recita “Chi più spende meno spende”, cioè spendere una volta sola ma spendere bene.

   Quando qualche cliente ci chiede di realizzare un gioiello personalizzato, qualche volta non chiede nemmeno il prezzo, perché sa che il gioiello che verrà creato rispecchierà i suoi gusti, e che sarà un gioiello per sempre perché non passerà mai di moda.

   Il tuo gioiello è unico come sei tu, come il gioiello che hai scelto, un pezzo unico. Ogni individuo è un individuo. Ogni nostro gioiello è un gioiello, il tuo.